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L'incubo e' finito e il Cile e' in festa per il salvataggio dei 33 minatori che per 70 giorni sono sopravvissuti a 700 metri di profondita'. E il mondo festeggia con loro (si calcola che un miliardo di persone in tutto il pianeta siano rimaste incollate ai teleschermi) quella che rimarra' nelle cronache come la maggiore e piu' coraggiosa operazione di salvataggio sotterraneo della storia. L'arrivo in superficie dell'ultimo minatore, il capoturno, Luis Urzula, e' stato seguito da quello dei sei soccorritori che si erano coraggiosamente calati per coordinare, all'interno della miniera di San Jose', la risalita dei 33 uomini intrappolati dal 5 agosto; e proprio loro, prima di risalire, hanno lasciato all'interno della miniera, un cartello con su scritto "Missione compiuta Cile". Si e' conclusa cosi' un'operazione eseguita in forma impeccabile e senza alcun intoppo da un'equipe di soccorritori e geologi che, con la loro capacita' tecnica, hanno fatto da degno contraltare alla pazienza e allo spirito di solidarieta' mostrato dalla squadra di minatori in fondo al tunnel. I soccorritori per 53 giorni hanno messo in campo tre piani alternativi per arrivare al luogo dove avevano trovato rifugio i minatori: e' stato alla fine messo in campo il piano B che, dopo quasi 24 ore di lavoro senza sosta, si e' concluso con i minatori sani e salvi in superficie. Come ha titolato un quotidiano cileno parafrasando il biglietto con cui i minatori annunciarono al mondo che erano ancora vivi, "Estan todos bien, en la superficie los 33!". Urzula, il minatore-topografo che ha voluto risalire dopo tutti i suoi uomini, e' arrivato in superficie alle 21:55 ora locale, quando in Italia erano le 02:55. L'Ultimo soccorritore, Manuel Gonzalez, e' risalito alle 0:30 ora locale (le 05:30 in Italia), dopodiche' le telecamere hanno mostrato la miniera vuota, ma ancora illuminata con le luci dei proiettori che avevano aiutato la risalita. "Quello che mi e' stato detto, ho fatto. Spero che non accada piu'", ha detto Gonzalez al presidente cileno, Sebastian Pinera, che ha assistito alla risalita di tutti. E a quel punto e' iniziata la festa in tutto il Cile: migliaia di persone si sono riversate nella strade delle principali citta', le chiese hanno suonato le campane a festa, hanno risuonato i clacson e le sirene per festeggiare la fine dell'epopea. E a suggellare la conclusione della maratona tecnica e umana, 33 palloncini si sono levati in aria da Campamento Esperanza dove per settimane erano rimasti in attesa i parenti.
Lo stato generale dei minatori, che sono stati ricoverati tutti in un ospedale a una cinquantina di chilometri di distanza da Copiapo', e' "piu' che soddisfacente" ha detto il ministro della salute, Jaime Manalich. Due minatori, di cui non e' stato fatto il nome, saranno sottoposti oggi a un intervento per rimuovere sacche di infezioni dentali di una certa gravita'; ma sono le uniche complicanze abbastanza gravi insieme a un caso di polmonite gia' curato nei giorni scorsi. E adesso non resta che festeggiare l'happy end di una saga senza precedenti che ha commosso il mondo. Il salvataggio e' stato salutato come una benedizione da milioni di persone e molti capi di Stato: Papa Benedetto XVI, Barack Obama, Luiz Inacio Lula da Silva, il governo francese. Anche il 'pibe de oro, Diego Armando Maradona, ha voluto esprimere la sua gioia.
Entusiasta la Nasa che aveva inviato 4 tecnici a fine agosto i quali sono stati in grado, come ha detto il direttore dell'agenzia spaziale Usa, Charles Bolden, di "utilizzare sulla terra l'esperienza dei voli spaziali quando era piu' necessario". Quanto ai minatori, per loro si scatenera' il circo mediatico: i 2.000 giornalisti presenti a Copiapo', dalle tv giapponesi a quelle cinesi, si contenderanno a suon di migliaia di euro l'esclusiva per un'intervista.
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