Attentato di Brindisi: bomba uccide una 16enne

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    sean69

    Group
    Administrator
    Posts
    5,897
    Location
    Provincia di Roma..

    Status
    Offline

    melissabassibombabrindi



    brindisi

    Alle sette e cinquanta di ieri mattina tre bombole di gas tenute insieme da un innesco comune e probabilmente azionate da un timer sono esplose squarciando l’aria del polo scolastico di Brindisi. Erano nascoste dietro un cartellone pubblicitario poco lontano dall’istituto per i servizi sociali, la moda e il turismo Francesca Laura Morvillo-Falcone. Tre esplosioni a distanza brevissima l’una dall’altra lasciano sulla strada otto ragazze. Tutte sono appena scese dal pullman di linea che ogni mattina le porta a scuola dai paesi della provincia verso gli istituti di via Aldo Moro e dintorni. Melissa Bassi 16 anni di Mesagne, perde subito un braccio e resta a terra accanto ad un cassonetto dei rifiuti. Morirà pochi minuti dopo al pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi.

    Veronica Capodieci, 15 anni, è poco lontano da Melissa. L’esplosione investe in pieno anche lei. L’impatto sul suo corpo è violentissimo, ha i polmoni fortemente lesionati. Arriva all’ospedale Perrino, la operano d’urgenza ma verso le tre del pomeriggio i medici decidono di trasferirla all’ospedale di Lecce dove la ventilazione ai suoi polmoni riprende sia pure faticosamente e autorizza la speranza di poterla salvare. Nell’esplosione rimane coinvolta anche sua sorella Vanessa, 19 anni. Sono figlie di un imprenditore che alcuni anni fa ha collaborato con l’associazione Libera lavorando ad uno scavo su un terreno sequestrato ad un boss della sacra corona unita. Questo particolare contribuisce ad orientare una pista delle indagini. Che non è l’unica. Così come non è ancora finito l’elenco delle ragazze coinvolte dallo scoppio.

    Azzurra Camarda, 17 anni e Sabrina Ribezzi, 18, sono ricoverate al centro grandi ustionati del Perrino. Hanno ustioni di terzo grado alle gambe, i medici non sciolgono la prognosi perché sono preoccupati dalle infezioni che potrebbero aggravare il quadro clinico. La lista delle studentesse ferite si completa con Anna Lopertuso, 20 anni, Selene Greco, 16 e Alessandra Gigliola, 20 anni. Subito dopo l’attentato sono iniziati controlli e perquisizioni in tutta la città e a Mesagne, paese da cui arrivavano quasi tutte le ragazze colpite, e terra dei boss della sacra corona unita. Ma gli inquirenti soprattutto hanno cominciato a visionare i video di sorveglianza intorno alla scuola. In uno in particolare ci sarebbero elementi giudicati «molto utili» per identificare gli autori dell’attentato. Nella notte, poi, gli investigatori hanno lungamente ascoltato in Questura un ex militare esperto di esplosivi ed elettronica e i suoi familiari avrebbero una rivendita di bombole di gas. Non è trapelato, però, nulla sulla sua posizione.

    L’attentato davanti alla scuola potrebbe essere stata la risposta ad un’operazione di polizia chiamata «Die Hard» che il 9 maggio ha portato in carcere 16 esponenti della mafia locale. L’aria a Mesagne e dintorni era pesante già da una decina di giorni. Da quando ignoti hanno incendiato l’auto di Fabio Marini, il presidente dell’associazione antiracket di Mesagne. Resta il dolore. Tre giorni di lutto cittadino voluti dal nuovo sindaco Mimmo Consales.












    Non ci sono parole per queste tragedie,solo una domanda:"Perche'?"..a 16 anni a scuola si muore solo di noia...
     
    Top
    .
0 replies since 20/5/2012, 07:43   62 views
  Share  
.