La storia dei videogiochi raccontata da Discovery Channel
Il fenomeno dei videogiochi, dagli albori contrassegnati da Pong e da Super Mario alla grafica fotorealistica, o quasi, dei giorni nostri. Un'industria che è cresciuta nel tempo e che oggi costituisce un mercato enorme, in diretta competizione, per dimensioni, con quelli del cinema e della musica. Sono questi gli elementi principali sui quali si concentra la serie televisiva realizzata da Discovery Channel, e intitolata “History of videogames”. La prima puntata riguarda i primissimi esponenti della categoria, Pong, Pac Man e Space Invaders. L’interfaccia tra il giocatore e il gioco era molto semplice, ma ciò non impedì a giochi come Pong di diffondersi rapidamente e di "conquistare" letteralmente le case degli appassionati: nel marzo del 1983, Atari aveva già venduto oltre 8.000 sistemi con Pong.
La seconda puntata si occupa del fenomeno delle licenze e del fatto che i giocatori avessero l'opportunità di controllare gli eroi che avevano imparato ad amare al cinema. Si parlerà anche dell'esplosione dell'industria videoludica degli anni '80 e dell'apporto di geni indiscussi come Shigeru Miyamoto, autore di saghe ancora in auge oggi come Super Mario, Luigi e Zelda.
Con la terza puntata si prende in esame l'avvento del 3D e il debutto dei primi storici sparatutto in prima persona: Wolfenstein prima e DooM poi. Un'altra importante evoluzione riguarda i cosiddetti "god games", e proprio di ciò si parlarà nella quarta puntata. Diventa protagonista un altro genio dei videogiochi, quel Sid Meier che ci ha regalato le indimenticabili esperienze videoludiche di Sim City e Civilization. Con l'ultima puntata si indaga sul fenomeno delle console, sul gioco online e sull'interesse di grandi cineasti per il mondo dei videogiochi. Due nome su tutti: Steven Spielberg e Peter Jackson.