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Il governo aveva già annunciato una nuova stretta sulle attività produttive e commerciali per far fronte all’emergenza coronavirus: in un nuovo decreto del 22 marzo 2020 sono state chiuse tutte le fabbriche non considerate strategiche o legate a necessità primarie. Ecco l’elenco di tutte le attività che rimangono invece aperte nonostante il nuovo giro di chiusure del governo. Il nuovo decreto del 22 marzo, annunciato da Giuseppe Conte nella tarda serata del giorno precedente, prevede la chiusura fino al 3 aprile di tutte le attività produttive non considerate strategiche. Le fabbriche e le attività che producono beni e servizi essenziali restano invece aperte. Il decreto ha l’obiettivo di contenere ulteriormente il contagio da Coronavirus, che attualmente non tende ancora a diminuire. Ecco cosa prevede il dpcm del 22 marzo e la lista ufficiale delle fabbriche e attività che rimangono aperte, con i rispettivi codici Ateco. Per sapere con certezza se la propria attività di lavoro verrà chiusa fino al prossimo 3 aprile per volere del Dpcm consigliamo di rivolgersi al datore di lavoro o di fare riferimento al codice Ateco della propria attività. Già venerdì 20 marzo, inoltre, l'esecutivo aveva introdotto nuovi provvedimenti restrittivi per limitare gli spostamenti delle persone. Ma le Regioni più colpite dal Sars-Cov-2, tra cui Lombardia, Veneto e Piemonte, continuavano a chiedere il lockdown totale per fermare l'epidemia ed evitare il tracollo del sistema sanitario, prendendo anche singole iniziative territoriali per rispondere all'emergenza.
Il Dpcm del 22 marzo 2020 Nel nuovo Dpcm del 22 marzo 2020 si dispone la chiusura di tutte le attività produttive e commerciali non considerate strategiche o legate a prime necessità: tuttavia, se per queste è possibile organizzarsi in modalità di lavoro agile possono rimanere aperte. "Sono comunque consentite le attività che erogano servizi di pubblica utilità, nonchè servizi essenziali", ad esempio "è sempre consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e alimentari". Inoltre si specifica che "resta altresì consentita ogni attività comunque funzionale a fronteggiare l’emergenza". Sono poi "consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo", così come quelle "dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale". Infine, nel Dpcm si impone il "divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati dal comune in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute"
Le nuove misure: aperte solo le attività strategiche ed essenziali Da domani, lunedì 23 marzo, fino al prossimo 3 aprile, è stata quindi sancita la sospensione di tutte le attività produttive non essenziali. Con il nuovo Dpcm vengono quindi chiuse tutte le fabbriche, sull'intero territorio nazionale, che non sono considerate strategiche per il Paese. Rimangono in funzione quelle alimentari e il settore dell'igiene personale e della sanità: un'altra serie di attività restano aperte, in quanto considerate attività economiche essenziali. Tra queste troviamo le fabbriche che producono materiali plastici, l'industria della carta e del cartone, il settore dell'acqua e dell'energia elettrica, le attività per la distribuzione del gas e quelle connesse alla meccanica e agli autoveicoli, i trasporti, i servizi di pulizia e di vigilanza. In Lombardia è anche stato "disposto il fermo delle attività nei cantieri, previa concessione del termine per la messa in sicurezza, fatti salvi quelli relativi alla realizzazione e manutenzione di strutture sanitarie e di protezione civile, alla manutenzione della rete stradale, autostradale, ferroviaria, del trasporto pubblico locale, nonché quelli relativi alla realizzazione, manutenzione e funzionamento degli altri servizi essenziali o per motivi di urgenza". Per sapere con certezza se la propria attività di lavoro verrà chiusa fino al prossimo 3 aprile per volere del Dpcm consigliamo di rivolgersi al datore di lavoro o di fare riferimento al codice Ateco della propria attività. La lista delle attività che rimangono aperte Codice ATECO – Attività 01 – Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali 03 – Pesca e acquacoltura 05 – Estrazione di carbone 06 – Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale 09.1 – Attività dei servizi di supporto all'estrazione di petrolio e di gas naturale 10 – Industrie alimentari 11 – Industria delle bevande 13.96.20 – Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali 13.94 – Fabbricazione di spago, corde, funi e reti 13.95 – Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento) 14.12.00 – Confezioni di camici, divise e altri indumenti da lavoro 16.24.20 – Fabbricazione di imballaggi in legno 17- Fabbricazione di carta 18 – Stampa e riproduzione di supporti registrati 19 – Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 20 – Fabbricazione di prodotti chimici 21 – Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici 22.1 – Fabbricazione di articoli in gomma 22.2 – Fabbricazione di articoli in materie plastiche 23 – Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 24 – Metallurgia 25 – Fabbricazione di prodotti in metallo 26 – Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, di misurazione e orologi 27 – Fabbricazione di apparecchiature elettriche di apparecchiature per uso domestico non elettriche 28.3 – Fabbricazione di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura 28.93 – Fabbricazione di macchine per l'industria alimentare, delle bevande e del tabacco (incluse parti e accessori) 28.94.30 – Fabbricazione di apparecchiature e di macchine per lavanderie e stirerie (incluse parti e accessori) 28.95.00 – Fabbricazione di macchine per l'industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori) 28.96 – Fabbricazione di macchine per l'industria delle materie plastiche e della gomma (incluse parti e accessori) 28.99.10 – Fabbricazione di macchine per la stampa e la legatoria (incluse parti e accessori) 28.99.20 – Fabbricazione di robot industriali per usi molteplici (incluse parti e accessori) 32.50 – Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche 32.99.1 – Fabbricazione di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza 32.99.4 – Fabbricazione di casse funebri 33 – Riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature 35 – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 36 – Raccolta, trattamento e fornitura di acqua 37 – Gestione delle reti fognarie 38 – Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali 39 – Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti 42 – Ingegneria civile 43.2 – Installazione di impianti elettrici, idrauli ed altri lavori di installazione di costruzione 45.2 – Manutenzione e riparazione di autoveicoli 45.3 – Commercio di parti e accessori di autoveicoli 45.4 – Per la sola attività di manutenzione e riparazione di motocicli e commercio di relative parti e accessori 46.2 – Commercio all'ingrosso di materie prime agricole e animali vivi 46.3 – Commercio all'ingrosso di prodotti alimentari, bevande e prodotti del tabacco 46.43 – Commercio all'ingrosso di elettrodomestici, elettronica di consumo audio e video; articoli per fotografia, cinematografia e ottica 46.46 – Commercio all'ingrosso di prodotti farmaceutici 46.47.3 – Commercio all'ingrosso di articoli per l'illuminazione; materiale elettrico vario per uso domestico 46.49.2 – Commercio all'ingrosso di libri riviste e giornali 46.49.10 – Commercio all'ingrosso di carta, cartone e articoli di cartoleria 46.5 – Commercio all'ingrosso di apparecchiature ICT 46.61 – Commercio all'ingrosso di macchinari, attrezzature, macchine, accessori, forniture agricole e utensili agricoli, inclusi i trattori 46.69.19 – Commercio all'ingrosso di altri mezzi ed attrezzature da trasporto 46.69.20 – Commercio all'ingrosso di materiale elettrico per impianti ad uso industriale 46.69.91 – Commercio all'ingrosso di strumenti e attrezzature ad uso scientifico 46.69.94 – Commercio all'ingrosso di articoli antincendio e antinfortunistici 46.69.99 – Commercio all'ingrosso di altre macchine ed attrezzature per l'industria, il commercio e la navigazione n.c.a 46.71 – Commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti da autotrazione, di combustibili per il riscaldamento 46.73.10 – Commercio all'ingrosso di legname, semilavorati in legno e legno artificiale 49 – Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte 50 – Trasporto marittimo e per vie d'acqua 51 – Trasporto aereo 52 – Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti 53 – Servizi postali e attività di corriere 55.1 -Alberghi e strutture simili Da 58 a 63 – Servizi di informazione e comunicazione Da 64 a 66 – Attività finanziarie e assicurative 69 – Attività legali e contabili 70 – Attività di direzione aziendali e di consulenza gestionale 71 – Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche 72 – Ricerca scientifica e sviluppo 74 – Altre attività professionali, scientifiche e tecniche 75 – Servizi veterinari 77.11 – Noleggio di autovetture ed autoveicoli leggeri 77.12 – Noleggio di autocarri e di altri veicoli pesanti 77.31.00 – Noleggio di macchine e attrezzature agricole 77.34.00 – Noleggio di mezzi di trasporto marittimo e fluviale 77.35.00 – Noleggio di mezzi di trasporto aereo 77.39.10 – Noleggio di altri mezzi di trasporto terrestri 77.39.91 – Noleggio di container adibiti ad alloggi o ad uffici 77.39.92 – Noleggio di container per diverse modalità di trasporto 77.39.93 – Noleggio senza operatore di attrezzature di sollevamento e movimentazione merci: carrelli elevatori, pallet eccetera 80.1 – Servizi di vigilanza privata 80.2 – Servizi connessi ai sistemi di vigilanza 81.2 – Attività di pulizia e disinfestazione 82.20.00 – Attività dei call center 82.92 – Attività di imballaggio e confezionamento conto terzi 82.99.2 – Agenzie di distribuzione di libri, giornali e riviste 84 – Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 85 – Istruzione 86 – Assistenza sanitaria 87 – Servizi di assistenza sociale residenziale 88 – Assistenza sociale non residenziale 94 – Attività di organizzazioni economiche, di datori di lavoro e professionali 95.11.00 – Riparazione e manutenzione di computer e periferiche 95.12.01 – Riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari 95.12.09 – Riparazione e manutenzione di altre apparecchiature per le comunicazioni 95.22.01 – Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa 97 – Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico
Le attività che restano aperte con il decreto del 22 marzo
Supermercati Rimangono aperti in tutta italia "ipermercati, supermercati, discount alimentari, i minimercati e gli altri esercizi non specializzati di alimentari". Il presidente Conte ha chiesto ancora una volta ai cittadini di non precipitarsi nei supermercati per fare scorte alimentari, in quanto queste non verranno a mancare nelle settimane a venire, ma anche perché sarebbe un comportamento irresponsabile che potrebbe aumentare i contagi. Nelle varie Regioni, le autorità si stanno già attrezzando per limitare però gli accessi ai supermercati, in quanto nei giorni scorsi questi erano stati presi d'assalto dalle persone e per cui diveniva spesso impossibile garantire le distanze di sicurezza di un metro tra un cliente e l'altro. In Veneto, ad esempio, è stata disposta la chiusura domenicale dei negozi di alimentare, mentre in Piemonte, dove possibile, si misura la temperatura alle persone in coda per entrare nei supermercati: solo a un componente per nucleo familiare è concesso andare a fare la spesa e le entrate nei negozi sono scaglionate in modo da impedirne l'affollamento all'interno.
Farmacie, banche e poste Rimangono "consentite le attività che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità": le farmacie restano aperte su tutto il territorio nazionale, così come continuano le attività di trasporto, produzione e commercializzazione di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medici chirurgici. Rimangono aperte anche la banche e gli uffici postali. In alcune Regioni, come Piemonte e Lombardia, si è disposta la sospensione delle attività degli Uffici Pubblici, così come degli studi professionali, ad eccezione delle attività "relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza". Restano aperte le edicole e i negozi di tabacchi, anche se deve sempre essere garantita la distanza di sicurezza e spesso è concesso l'accesso all'attività commerciale a un cliente per volta ("salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone"). Infine, è stato sospeso con effetto immediato il "gioco operato con dispositivi elettronici del tipo “slot machines” situati all’interno degli esercizi di rivendita, il Superenalotto, Superstar, Sivincetutto Superenalotto, Lotto tradizionale e Eurojackpot". Stop anche alle scommesse online.
Attività all'aperto Sono stati anche imposti dei limiti per l'attività sportiva all'aperto, come già anticipato dalla nuova ordinanza di venerdì 20 marzo. Si è quindi deciso di vietare "lo sport e le attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente, se non nei pressi delle proprie abitazioni". In Veneto già nei giorni scorsi era stato disposto l'ok all'attività motoria o alle passeggiate con il cane solo entro i 200 metri dalla propria abitazione. In Lombardia "sono vietati gli assembramenti di più di 2 persone nei luoghi pubblici", pena un'ammenda amministrativa di 5mila euro.
Il discorso di Conte Parlando in un messaggio alla nazione, il presidente Conte ha definito l'emergenza come la crisi più difficile attraversata dal Paese dal secondo Dopoguerra, chiedendo un ulteriore sforzo nel rispetto delle regole per il bene collettivo. Ecco il discorso di Conte: Sin dall’inizio ho scelto la linea della trasparenza, la linea della condivisione, ho scelto di non minimizzare, non nascondere la realtà che ogni giorno è sotto i nostri occhi. Ho scelto di rendere tutti voi partecipi della sfida che siamo chiamati ad affrontare, è la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo Dopoguerra. In questi giorni durissimi, siamo chiamati a misurarci con immagini, con notizie che ci feriscono, ci lasciano un segno che rimarrà sempre impresso nella nostra memoria, anche quando questo, ci auguriamo presto, sarà finito. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova, questi decessi per noi, per i valori con cui siamo cresciuti, per i valori che ancora oggi noi condividiamo, non sono semplici numeri, quelle che piangiamo sono persone, sono storie di famiglie che perdono gli affetti più cari. Le misure sin qui adottate, l'ho già detto, richiedono tempo prima che possano spiegare i loro effetti, dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole con pazienza, con responsabilità, con fiducia. Sono misure severe, ne sono consapevole, rimanere a casa, rinunciare a radicate abitudini, non è affatto facile ma non abbiamo alternative, in questo momento dobbiamo resistere perché solo in questo modo riusciremo a tutelare noi stessi e a tutelare le persone che amiamo. Il nostro sacrificio di rimanere a casa è per altro minimo, se paragonato al sacrificio che stanno compiendo altri concittadini, negli ospedali, nei luoghi cruciali per la vita del Paese c'è chi rinuncia, chi rischia molto di più. Penso in particolare innanzitutto ai medici, agli infermieri ma penso anche alle Forze dell'ordine, alle Forze armate, agli uomini e alle donne della Protezione Civile, ai commessi dei supermercati, ai farmacisti, agli autotrasportatori, ai lavoratori dei servizi pubblici, anche ai servizi dell'informazione, donne e uomini che non stanno andando semplicemente a lavorare, ma compiono ogni giorno un atto di grande responsabilità verso l'intera nazione. Compiono un atto di amore verso l'Italia intera. Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo: la decisione assunta dal Governo è quella di chiudere, nell'intero territorio nazionale, ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali. Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati, con le associazioni di categoria, per stilare una lista dettagliata in cui sono indicate le filiere produttive delle attività dei servizi di pubblica utilità, quelli che sono più necessari per il funzionamento dello Stato in questa fase di emergenza.Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Quindi, fate attenzione, non abbiamo previsto nessuna restrizione sui giorni di apertura dei supermercati. Invito tutti a mantenere la massima calma, non c'è ragione di fare una corsa agli acquisti, non c'è ragione di creare code che in questo momento non si giustificano affatto. Continueranno a rimanere aperte anche farmacie, parafarmacie, continueranno a venire assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari. Assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali, ad esempio i trasporti. Assicureremo ovviamente anche tutte le attività connesse, accessorie, funzionali a quelle consentite, a quelle essenziali.Assicureremo ovviamente anche tutte le attività connesse, accessorie, funzionali a quelle consentite, a quelle essenziali. Al di fuori delle attività ritenute essenziali, consentiremo solo lo svolgimento di lavoro modalità smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale. Rallentiamo il motore produttivo del Paese, ma non lo fermiamo. È una decisione non facile, ma è una decisione che ci consente, ci predispone ad affrontare la fase più acuta del contagio. È una decisione che si rende necessaria, oggi in particolare, per poter contenere quanto più possibile la diffusione dell’epidemia. L’emergenza sanitaria – ma lo avevamo previsto – sta tramutando in piena emergenza economica, ma a voi tutti dico: “Lo Stato c’è. Lo Stato è qui”. Il Governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di rialzare la testa e ripartire quanto prima. Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte, come una catena a protezione del bene più importante: la vita. Se dovesse cedere anche solo un anello, questa barriera di protezione verrebbe meno, esponendoci a pericoli più grandi, per tutti. Quelle rinunce che oggi vi sembrano un passo indietro, domani ci consentiranno di prendere la rincorsa e ritornare presto nelle nostre fabbriche, nei nostri uffici, nelle nostre piazze, fra le braccia di parenti, di amici. Stiamo rinunciando alle abitudini più care, lo facciamo perché amiamo l’Italia, ma non rinunciamo al coraggio e alla speranza nel futuro. Uniti ce la faremo.
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