Bonus mobili 2023

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    sean69

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    Bonus mobili 2023, come funziona con e ‘senza’ ristrutturazione: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate





    La legge di Bilancio 2022 conferma anche per quest’anno il Bonus per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinato all’arredo di immobili oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Il tetto di spesa è fissato a 8mila euro. Confermato lo sconto fiscale riconosciuto a chi usufruisce della detrazione del 50% per gli interventi di ristrutturazione.

    Chi può chiedere il bonus mobili

    Il bonus mobili consiste in una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione o di manutenzione ordinaria (questo secondo caso viene definito impropriamente “bonus mobili senza ristrutturazione”). Si tratta di una detrazione delle spese fino a 8mila euro sostenute nella dichiarazione dei redditi. Va usufruita in rate annuali nell’arco di 10 anni. Possono chiederlo unicamente i contribuenti che già usufruiscono della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio, i lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria e di efficientamento energetico per i quali spetta la detrazione del 50% avviati nel 2022 o nell’anno in corso.

    Non può richiederlo chi richiede l’ecobonus facendo la pratica con l’Enea e chi ha effettuato i lavori nel 2021. In caso di acquisti a cavallo di due anni il tetto di spesa di 8.000 annuale va considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente. Ad esempio se nel 2022 sono stati effettuati acquisti per 6,ila euro, quest’anno si potranno effettuare ulteriori acquisti per 2mila euro. La guida pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate chiarisce anche che la detrazione spetta esclusivamente a chi è anche titolare della detrazione per ristrutturazione.

    Per esempio, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due. Si ha diritto al bonus mobili ed elettrodomestici anche quando il contribuente ha scelto, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura.

    Quando si può avere il bonus
    Per avere l’agevolazione è indispensabile, quindi, realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio (vedi più avanti gli interventi ammessi) sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Questo intervento, inoltre, deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.

    La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

    Quali sono gli interventi ammessi per poter chiedere il Bonus

    Manutenzione straordinaria

    • installazione di ascensori e scale di sicurezza
    • realizzazione dei servizi igienici
    • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
    rifacimento di scale e rampe
    • realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
    • costruzione di scale interne
    • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare
    • gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio
    – l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore
    alimentati da biomasse combustibili
    – l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a
    pompa di calore
    • la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente
    essenziale dell’impianto di riscaldamento.

    Ristrutturazione edilizia

    • modifica della facciata
    • realizzazione di una mansarda o di un balcone
    • trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
    • apertura di nuove porte e finestre
    • costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti
    Restauro e risanamento conservativo
    • adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
    • ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio

    Quali sono i mobili ed elettrodomestici che si possono comprare con il bonus (compreso trasporto e montaggio)

    La detrazione spetta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi:
    * Letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione (sono esclusi porte, pavimentazioni, tende e tendaggi).
    * Frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Gli elettrodomestici non devono essere di classe energetica inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo.
    Tra le spese da portare in detrazione si possono includere anche quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

    Come devono essere eseguiti i pagamenti

    Per ottenere la detrazione bisogna che i pagamenti siano fatti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

    La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, spiega l’agenzia delle Entrate, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria. Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.


    La sostituzione della caldaia dà diritto al bonus?

    La sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi di “manutenzione straordinaria” e dunque dà diritto al bonus. È necessario, comunque, che ci sia un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente.

    Entro quando bisogna richiedere il bonus?

    La data entro cui si possono acquistare i beni agevolati è stata spostata al 31 dicembre 2024. Non è previsto però un limite di tempo dalla fine dei lavori di ristrutturazione entro il quale devono essere acquistati i mobili e gli elettrodomestici. Tuttavia, la detrazione spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.



    FONTE:WEB

    Saluti,sean69!!




     
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